La Carrarese, guidata da Antonio Calabro, ha raggiunto la salvezza con largo anticipo, concludendo il campionato con una prova convincente a Palermo. Partita come neopromossa e considerata tra le favorite per la retrocessione, la squadra si è invece dimostrata una vera e propria “matricola terribile” in Serie B, posizionandosi davanti a nove altre formazioni. Calabro, tecnico di origine salentina, ha stabilito un forte legame con l`ambiente, guadagnandosi l`affetto dei tifosi con cori a ogni gara. I risultati significativi ottenuti e la valorizzazione dei giovani talenti hanno contribuito a consolidare la sua reputazione come allenatore di spessore per la categoria.
“Avevamo percepito anch’io e la squadra che gli addetti ai lavori ci consideravano tra i candidati alla retrocessione. Tuttavia, il campionato ci ha dato fin da subito la ferma convinzione di poter conquistare la salvezza. Non abbiamo mai nutrito il timore di retrocedere. Ho proseguito il lavoro con un gruppo che aveva già dimostrato il proprio valore in Serie C ed ero certo che avrebbe saputo farsi rispettare anche nella categoria superiore.”
Cosa la faceva essere così sicuro?
“Mi rendevo conto di avere a disposizione giocatori validi che approcciavano la Serie B nel momento ideale. Successivamente, sono arrivati giovani promettenti che si sono messi a disposizione e hanno mostrato grande desiderio di migliorarsi. Il mix tra il nucleo esperto e i giovani ci ha infuso la sicurezza che almeno cinque squadre sarebbero rimaste dietro di noi.”
E alla fine sono diventate nove…
“Questo conferisce ancora più valore al nostro risultato. Basandomi sulle convinzioni che avevo all`inizio della stagione, penso che, senza alcuni infortuni subiti e l`obbligo di allenarci fuori dalla nostra struttura per i primi tre mesi, avremmo potuto accumulare qualche punto in più.”
È retrocessa la Sampdoria, come il Cittadella. E vi siete lasciati dietro squadre come Frosinone e Salernitana…
“Il fatto che la Samp, con la seconda massa salariale più alta, sia retrocessa, così come il Cittadella che era in Serie B da molti anni, e che Salernitana e Frosinone debbano affrontare i playout, dà un valore ancora maggiore al traguardo che abbiamo tagliato.”
Che effetto le fa la retrocessione della Samp?
“Per chi ha la mia età, la Sampdoria evoca i ricordi di Vialli e Mancini, dello Scudetto, della Champions League. Nella nostra generazione, ha sempre suscitato grande simpatia. Il derby della Lanterna è esteticamente uno dei più belli: curve vicine, niente pista. Fantastico. Vederla in Serie C dispiace molto.”
La Carrarese è salva. Per chiudere la sua annata perfetta manca la salvezza del Lecce…
“Sarebbe un bellissimo epilogo. Ogni volta che ho la possibilità, mi sintonizzo sulla partita del Lecce e tifo per loro, dimenticando il mio ruolo di addetto ai lavori. Spero che il Lecce riesca a mantenere la Serie A. Lo meritano la società, lo staff dirigenziale con il Presidente, Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera.”
Calabro e la Carrarese ripartiranno insieme?
“Come allenatore, credo di aver raggiunto una maturità oggettiva. Se le cose a Carrara sono andate bene, il merito va condiviso con tutte le componenti, a partire dalla società guidata dal Presidente Gemignani, un profondo conoscitore di calcio che è stato particolarmente vicino alla squadra nei momenti difficili. Anche il Direttore Pasciuti ha svolto un lavoro eccellente. Questi elementi, combinati con un gruppo squadra eccezionale, permettono a un allenatore di esprimersi al meglio del proprio potenziale. Ho ancora un anno di contratto e ora ci dedicheremo a un meritato riposo dopo le fatiche di un campionato impegnativo. Siamo come una famiglia: ogni decisione futura sarà presa con la massima trasparenza e sincerità, data la forza del nostro rapporto. La persona che mi ha voluto a Carrara sarà quella con cui valuterò ogni aspetto, sempre nell`interesse superiore della Carrarese.”
En Español
La Carrarese, dirigida por Antonio Calabro, ha logrado la permanencia con mucha antelación, concluyendo la temporada con una actuación convincente en Palermo. Habiendo empezado como recién ascendido y considerada entre las favoritas para el descenso, el equipo se ha revelado, en cambio, como una verdadera “matrícula terrible” en la Serie B, quedando por delante de otras nueve formaciones. Calabro, técnico de origen salentino, ha forjado un fuerte vínculo con el entorno, ganándose el cariño de la afición con cánticos en cada partido. Los resultados significativos obtenidos y la puesta en valor de jóvenes talentos han contribuido a consolidar su reputación como entrenador de calibre para la categoría.
“También habíamos percibido, el equipo y yo, que los especialistas nos consideraban entre los candidatos al descenso. Sin embargo, el campeonato nos dio desde el principio la firme convicción de poder conseguir la permanencia. Nunca tuvimos miedo de descender. Continué trabajando con un grupo que ya había demostrado su valía en la Serie C y estaba seguro de que sabría hacerse respetar también en la categoría superior.”
¿Qué le hacía estar tan seguro?
“Me daba cuenta de que tenía a mi disposición jugadores válidos que abordaban la Serie B en el momento ideal. Posteriormente, llegaron jóvenes prometedores que se pusieron a disposición y mostraron un gran deseo de mejorar. La mezcla entre el núcleo experimentado y los jóvenes nos infundió la seguridad de que al menos cinco equipos se quedarían por detrás de nosotros.”
Y al final fueron nueve…
“Esto confiere aún más valor a nuestro resultado. Basándome en las convicciones que tenía al principio de la temporada, creo que, sin algunas lesiones sufridas y la obligación de entrenar fuera de nuestra estructura durante los primeros tres meses, habríamos podido acumular algunos puntos más.”
Ha descendido la Sampdoria, como el Cittadella. Y han dejado atrás a equipos como Frosinone y Salernitana…
“El hecho de que la Samp, con la segunda masa salarial más alta, haya descendido, al igual que el Cittadella que llevaba muchos años en la Serie B, y que Salernitana y Frosinone deban afrontar los play-off, da un valor aún mayor al objetivo que hemos alcanzado.”
¿Qué efecto le produce el descenso de la Samp?
“Para quienes tenemos mi edad, la Sampdoria evoca los recuerdos de Vialli y Mancini, del Scudetto, de la Champions League. En nuestra generación, siempre ha suscitado gran simpatía. El derbi de la Lanterna es estéticamente uno de los más bellos: gradas cercanas, sin pista. Fantástico. Verla en la Serie C apena mucho.”
La Carrarese está salvada. Para cerrar su año perfecto falta la permanencia del Lecce…
“Sería un hermoso epílogo. Cada vez que tengo la oportunidad, sintonizo el partido del Lecce y los animo, olvidando mi papel como especialista. Espero que el Lecce consiga mantenerse en la Serie A. Se lo merecen el club, el staff directivo con el Presidente, Pantaleo Corvino y Stefano Trinchera.”
¿Calabro y la Carrarese volverán a empezar juntos?
“Como entrenador, creo haber alcanzado una madurez objetiva. Si las cosas en Carrara han ido bien, el mérito debe compartirse con todos los componentes, empezando por el club dirigido por el Presidente Gemignani, un profundo conocedor del fútbol que estuvo particularmente cerca del equipo en los momentos difíciles. También el Director Pasciuti ha realizado un excelente trabajo. Estos elementos, combinados con un grupo de jugadores excepcional, permiten a un entrenador expresar lo mejor de su potencial. Todavía tengo un año de contrato y ahora nos dedicaremos a un merecido descanso después de las fatigas de un campeonato exigente. Somos como una familia: cada decisión futura se tomará con la máxima transparencia y sinceridad, dada la fuerza de nuestra relación. La persona que me quiso en Carrara será aquella con la que evaluaré cada aspecto, siempre en interés superior de la Carrarese.”
