La consuetudine vuole che sia il Direttore Sportivo a scegliere l`allenatore, essendo il principale responsabile della composizione della squadra. Tuttavia, è segno di grande intelligenza e umiltà riconoscere le qualità di un tecnico già presente sulla panchina e la sua capacità di integrarsi nel progetto sportivo. Questo è esattamente quanto accaduto in casa Reggiana quest`estate.
Alla fine della scorsa stagione, mister Davide Dionigi era stato chiamato a guidare la squadra e successivamente confermato per l`attuale campionato. Con l`arrivo del nuovo Direttore Sportivo, l`esperto Domenico Fracchiolla, non si è però creata alcuna frizione. Anzi, nonostante Fracchiolla non abbia scelto personalmente Dionigi, tra i due è nata una sinergia più che ottima. Fracchiolla ha espresso profonda stima per Dionigi, affermando: «Davide lo stimo da tempo, non è una frase fatta. Al campo lavora benissimo, legge bene le partite e, come me, dice le cose in faccia, non è un doppiogiochista. E rappresenta la reggianità.»
Queste parole non sono affatto di circostanza, se si osserva il percorso della squadra granata: un decimo posto in classifica con nove punti in sette partite, un risultato perfettamente in linea con gli obiettivi del club. Questo è ancor più notevole se si considerano i numerosi infortuni e la difficile situazione numerica che la squadra sta affrontando, sempre dimostrando grande spirito di sacrificio, come inculcato dall`allenatore. Manolo Portanova, in una recente intervista, ha infatti dichiarato che la Reggiana «è costruita per essere combattente, e su questa linea dobbiamo proseguire, pensando a mettere in campo i concetti del mister.»
È evidente che la stima per il tecnico è largamente diffusa e i risultati attuali gli stanno dando piena ragione. Ciò dimostra chiaramente che, con una reale unità d`intenti e un forte legame tra le figure chiave, si possono raggiungere grandi traguardi.
Fracchiolla-Dionigi: La Pareja Ganadora para la Salvación del Reggiana
Aunque la costumbre dicta que el Director Deportivo debe elegir al entrenador, siendo el principal responsable de la conformación del equipo, es una señal de gran inteligencia y humildad reconocer las cualidades de un técnico ya en el banquillo y su capacidad para integrarse en el proyecto deportivo. Esto es precisamente lo que ha ocurrido en el Reggiana este verano.
Al final de la temporada pasada, el míster Davide Dionigi fue llamado para dirigir al equipo y posteriormente fue confirmado para el campeonato actual. Con la llegada del nuevo Director Deportivo, el experimentado Domenico Fracchiolla, no se generó ninguna fricción. Al contrario, a pesar de que Fracchiolla no eligió personalmente a Dionigi, se ha forjado una excelente sinergia entre ambos. Fracchiolla ha expresado una profunda estima por Dionigi, afirmando: «A Davide lo estimo desde hace tiempo, no es una frase hecha. En el campo trabaja muy bien, lee bien los partidos y, como yo, dice las cosas a la cara, no es un doble agente. Y representa la identidad de Reggiana.»
Estas palabras no son en absoluto meras formalidades, si se observa la trayectoria del equipo granate: un décimo puesto en la clasificación con nueve puntos en siete partidos, un resultado perfectamente acorde con los objetivos del club. Esto es aún más destacable si se consideran las numerosas lesiones y la difícil situación numérica que el equipo está afrontando, demostrando siempre un gran espíritu de sacrificio, tal como lo inculca el entrenador. Manolo Portanova, en una reciente entrevista, ha declarado que el Reggiana «está construido para ser combatiente, y en esta línea debemos continuar, pensando en aplicar los conceptos del míster.»
Es evidente que la estima hacia el técnico está ampliamente extendida y los resultados actuales le están dando plenamente la razón. Esto demuestra claramente que, con una verdadera unidad de propósitos y un fuerte vínculo entre las figuras clave, se pueden alcanzar grandes logros.
